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Gestione del Tempo e il nostro Profilo Temporale

In una società frenetica e “liquida” come quella attuale, caratterizzata da risorse e tempo limitati e dall’esposizione di fattori che ci distraggono sempre più in maniera invasiva e insidiosa il perseguire i nostri veri obiettivi, gestire il tempo con saggezza è ormai, e lo sarà sempre di più in futuro, una priorità fondamentale. 

Ottimizzare il nostro tempo non solo ci permette di essere meno stressati dalle attività quotidiane che dobbiamo compiere ma ci da anche l’opportunità di percepire il tempo in una maniera diversa, più strategica, maggiormente legata ai nostri obiettivi, i nostri desideri e quindi nell’essere più soddisfatti di come stanno procedendo le nostre vite.

Avere più controllo sul tempo che utilizziamo è fondamentale per vivere meglio perché il tempo è una componente di qualsiasi nostro progetto di vita e saperla gestire male equivale a correre in salita, una salita che talvolta sembra essere sempre più ripidida. Probabilmente anche gestendo male il tempo riusciamo a raggiungere ugualmente (ma più tardi) l’obiettivo che si siamo prefissati ma con tanta più fatica, sprecando tante più energie che magari avremmo potuto utilizzare per coltivare altre attività più piacevoli, gratificanti o rilassanti.

Sappiamo fin troppo bene personalmente tutti quanto sia stressante e frustrante avere la sensazione di investire tante energie e tempo per ottenere pochi risultati e, più o meno coscientemente, percepiamo quanto migliore potrebbe essere la nostra vita se riuscissimo a gestire in maniera più corretta il nostro tempo sia che si tratti della nostra giornata standard, sia per raggiungere obiettivi più o meno importanti, professionali o personali, che vanno oltre l’amministrazione della nostra routine quotidiana.

La stragrande maggioranza di corsi o di suggerimenti ed indicazioni relative la migliore gestione del tempo si focalizza nel dare consigli pratici quali creare liste di priorità, imparare come fare più cose in meno tempo, individuare l’ordine di cose da affrontare e organizzare le attività secondo criteri prestabiliti e magari misurabili ma tutte queste informazioni sono purtroppo in genere molto poco efficaci. 

Un po’ come le centinaia diverse tipologie di diete proposte per dimagrire, i corsi di gestione del tempo sono fallimentari ben oltre il 90% dei casi nel medio/lungo termine.

Questo avviene per uno preciso motivo.

Dal punto di vista strettamente psicologico l’informazione cognitiva rappresentata dal fatto di conoscere una o più strategie non è di per se sufficiente a generare il cambiamento necessario al fine di ottenere una gestione del tempo più efficace.

Paragonando questo concetto in un altro ambito sarebbe un po’ come pretendere che una persona obesa riuscisse a dimagrire correttamente solo in seguito al fatto che è consapevole che mangia più del dovuto e che dovrebbe seguire una dieta più corretta.

La vita reale è molto più complessa rispetto questa visione un po’ miope e riduzionistica del funzionamento umano e questo si riflette nel fatto che normalmente le persone obese ad esempio sappiano benissimo coscientemente che si stanno alimentando in maniera eccessiva e scorretta e malgrado questo continuino a mangiare scorrettamente.

In maniera del tutto analoga coloro che gestiscono male il loro tempo non riescono a migliorarsi dalla sola conoscenza delle strategie che potrebbero adottare per renderli più efficaci in questo aspetto della loro vita.

E’ perfettamente inutile spiegare le migliori strategie per gestire il tempo ad una persona che, per esempio, non è abituata a programmare razionalmente la propria vita bensì è concentrata soprattutto in ciò che accade nel presente, nell’oggi anziché nel domani. 

Lo psicologo di fama mondiale Phil Zimbardo professore merito alla Standford University (USA), con il quale ho il piacere e l’onore di collaborare da anni proprio su questo tema, sottolinea come sia quasi del tutto superfluo proporre le molte tecniche e strategie per gestire meglio il tempo a chi ha un approccio nei confronti del tempo più focalizzato nel passato o nel presente.

In altre parole le varie informazioni su come gestire meglio il tempo risultano essere più efficaci solo per coloro che, paradossalmente, essendo maggiormente polarizzati nella dimensione temporale del futuro ne hanno anche meno bisogno proprio perché hanno già un approccio che li porta ad organizzare più correttamente le loro scelte ed il loro tempo.

Il nostro rapporto con il tempo, il fatto cioè di essere più o meno focalizzati sul nostro presente, passato o futuro, è stato dimostrato scientificamente  avere conseguenze dirette sulla nostra di vita perché condiziona considerevolmente le piccole e grandi decisioni che prendiamo quotidianamente (preferisco cominciare a prepararmi per la presentazione di Martedì prossimo o mi rilasso sul divano guardando la mia trasmissione preferita?) e quindi la qualità di vita che conduciamo.

Decidere se in questo momento preferiamo ad esempio mangiare una mela o un wurstel con patatine fritte e maionese o se siamo più inclini a posticipare la nostra preparazione per l’importante colloquio lavorativo o esame di domani mattina scegliendo invece di andare al cinema con gli amici, sono scelte fortemente influenzate dal nostro orientamento temporale (detto anche Profilo Temporale).

Se è vero infatti che ciascuno di noi pensa sia alle esperienze del passato che del presente che del futuro, ognuno di noi ha una particolare configurazione relativa a “quanto” frequentemente pensa ad una o più di queste dimensioni temporali.

Il prof. Zimbardo ha elaborato un questionario per misurare il rapporto che abbiamo nei confronti del tempo, si tratta del questionario ZTPI (Zimbardo Time Perspective Inventory) validato transculturalmente in 24 nazioni attraverso oltre oltre 15000 persone, che individua il nostro Profilo Temporale.

l Profilo Temporale è assimilabile ad una “fotografia” del nostro attuale stile cognitivo-emotivo e motivazionale che determina la modalità particolare di effettuare le scelte, i pensieri ed i comportamenti che compiamo compresa naturalmente la gestione del tempo intesa nel senso che intendiamo generalmente.

Ogni Profilo Temporale è composto da sei dimensioni psicologiche che possono cambiare nel tempo in base alla specifica tipologia e frequenza di esperienze che facciamo in continuazione e che definiscono la nostra giornata quotidiana.

Due dimensioni che caratterizzano il Profilo Temporale di ciascuno di noi sono relative alle nostre esperienze passate negative e positive (chiamate rispettivamente il “passato negativo e il “passato positivo”), due riguardano il nostro presente (il “presente fatalistico” legato a quanto ci sentiamo protagonisti degli eventi significativi che sperimentiamo, ed il “presente edonistico” che misura invece la frequenza di esperienze piacevoli che conduciamo) e una il nostro “futuro” (l’insieme di aspettative sui progetti ed obiettivi che perseguiamo).

Dalla composizione di queste cinque dimensioni possiamo capire molto sulla modalità specifica di gestione del tempo che possediamo perché, ad esempio, se risultiamo avere un profilo che personalmente ho chiamato profilo “cicala” (caratterizzato dall’essere polarizzato molto sul “presente edonistico” e da una dimensione del “futuro” poco intensa) venire a conoscenza delle istruzioni per creare, ad esempio, liste di cose da fare o priorità o cose simili, sarà molto poco efficace soprattutto nel medio/lungo termine. Alla lunga, se possiediamo questa tipologia di Profilo Temporale, le nozioni apprese per gestire meglio il tempo non cambieranno la mia qualità di vita e la gestione effettiva del mio tempo non si modificherà perché non riuscirò a farla diventare una vera e propria abitudine positiva per il fatto che non riuscirò ad essere veramente consapevole dei benefici che potrei ottenere nel futuro.

Un po come la maggior parte dei bambini di 4/5 anni ai quali viene chiesto se preferiscono mangiare una caramella subito o mangiare due caramelle a patto di aspettare pochi minuti, il Profilo Temporale “cicala” è maggiormente focalizzato sul presente e per questo preferisce spesso “una caramella oggi” che due domani infatti anche gli studi dimostrano che questa tipologia di persone è più facile che abbia comportamenti procrastinatori caratterizzati cioè dal preferire molto spesso fare in un altro momento (futuro) qualcosa che si percepisce possa e debba essere fatta nel presente.    

Ciascun Profilo Temporale implica molto spesso degli aspetti positivi e negativi sia relativi la gestione del tempo che dello stress.

Diversamente dal profilo “cicala” coloro che posseggono più un Profilo Temporale che ho chiamato “formica” (caratterizzato dall’essere focalizzato sulla componente temporale del Futuro e dall’avere una scarsa propensione al Presente Edonistico) sono molto polarizzati nel pianificare ed organizzare il loro obiettivi e per questo, tra le altre cose, sono più propensi a utilizzare in modo efficiente il loro tempo mettendolo a servizio degli scopi piccoli o grandi della loro vita spesso sacrificando molto il lato edonistico della vita.

In sintesi prima di voler apprendere (inutilmente?) metodologie per ottimizzare il tempo per raggiungere i nostri obiettivi dovremmo conoscerci un po meglio e chiederci se siamo più focalizzati in una o l’altra dimensione del Profilo Temporale attivandoci per migliorarlo (visto che è assolutamente possibile) in favore non solo di fare più cose in meno tempo ma anche per perseguire l’obiettivo più complesso di vivere vite più significative e felici.

Ci sentiamo più “formiche” o “cicale”? in che ambiti forse predomina più una rispetto l’altra? Rispondere a questa domanda può farci capire più chiaramente qual è il nostro stile di gestione del tempo e delle decisioni che prendiamo continuamente più o meno coscientemente.

Se sei interessata/o a conoscere il tuo Profilo Temporale puoi farlo gratuitamente andando sul sito che ho creato personalmente e che è unico nel suo genere in Italia: www.profilotemporale.it 

articolo pubblicato nella rivista Elisir di Salute nel Maggio 2018

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